...è un saggio sulla crisi della 'pittura da cavalletto' e su un guardare all'arte come 'luogo' cioè:
'Parlare del luogo dell'arte significa spostare la mira, collocarsi di lato, perdere, in un certo senso, l'oggetto, ma per guardargli attorno e scoprire che, magari, questo attorno è contemporeneamente il centro, il cuore della questione.
...In tale sforzo innovativo è evidente che i suggerimenti più importanti, dovrebbero giungere dagli artisti stessi, e la loro ragione è in grado di farci vedere in modo diverso... il contesto in cui siamo inseriti... ma a questo corrisponde, troppo spesso, una sorta di rassegnazione nel pensare allo spazio di fruizione delle opere, di incontro delle opere.
...Morire nella casa delle Muse è ancora l'impronta di una vita spesa proficuamente, di una carriera riconosciuta, di un itinerario personale apprezzato... potremo sbarazzarcene solo quando impareremo a pensare in forme nuove il passato, il presente; quando sapremo garantire più spazio alla possibilità, alla contraddizione, alla coesistenza; quando impareremo a dare più spazio allo spazio.
Quando esso non sarà più una linea sottile'
Ecco le riflessioni che mi stanno impegnando in questo periodo e le esperienze che sto cercando di provare per trovare il mio 'spazio e luogo dell'arte'.