venerdì 8 marzo 2013

IL POZZO E LA LUNA

                                                                     punta secca su alluminio

 Questa mia opera è ispirata da un'idea del libro di Ermanno Cavazzoni "Il poema dei lunatici": un romanzo che procede per immagini oniriche, sulla tradizione del filone fantastico di Ariosto, dal linguaggio semplice e popolare di una terra di pianura che conosce bene l'umido delle nebbie e i miraggi dell'afa estiva.
L'ho voluta per rappresentare la mia piccola esposizione di stampe d'arte insieme a due amiche artiste, presto in corso presso una galleria d'arte di Bologna.
Fellini ha raccolto questa ricchezza d'immagini in un film "La voce della luna", scegliendo attori strepitosi nella parte di alcuni dei personaggi principali; mi è sembrato di vivere leggendo il libro, un sogno ad occhi aperti, in cui si sovrapponevano: la voce dei pozzi, i mobili che si son 'messi a crescere' per l'umido dentro la casa, la 'vaporiera 'di Nestore, le case dai finti cartoni, i ripetitori, il paese dei lucchetti...  mi è sembrato di avere tra le mani un vecchio cilindro di un mago: ad ogni riga scoprivo un mondo da esprimere e la mia avventura era sempre un inzio.
Concludo con un brano di questo  libro meraviglioso, che consiglio a chi vuole continuare a sognare:

"...Ad esempio, gli dicevo, uno sta a casa sua, con la moglie, coi figli, o con i parenti venuti a trovarlo, e fa la vita di sempre; ma ha la testa nel mondo dei lucchetti" (dal cap.10 'Un vero e proprio deserto' )


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