venerdì 29 giugno 2012

Trekking urbano del progetto Frontier a Bologna

                                           Hitnes - artista italiano - in via Pier de' Crescenzi 22 


                                           Does - artista olandese - in via Michele Colonna


                                          Honet - artista parigino - in via del Lavoro 18


                                               Etnik - artista italiano - in via del Lavoro 3


                                           M-City - artista polacco - in via Scipione dal Ferro 21

 
                                              Blu - artista italiano - 'Scuola di Pace' del quartiere Savena


                                      Ericailcane - artista italiano - 'Scuola di Pace'


                                   Dado, Mambo, Draw e Ciufs - artisti italiani - 'Scuola di Pace'

Queste sono alcune foto scattate durante il tragitto del trekking urbano tra gli artisti della street art e del writing, l'altro appuntamento è per il 18 Luglio... vi consiglio di iscrivervi perchè vedrete delle vere meraviglie non 'nascoste' in un museo ma a disposizione di TUTTI!!!!









venerdì 15 giugno 2012

Lo Spazialismo di Lucio Fontana

                                                  L.Fontana, Concetto spaziale 1955

Di Fontana conosciamo bene i suoi 'tagli' sulla tela ma non credo che abbiamo capito l'importanza delle sue idee che trasmetteva con le sue opere, delle quali diceva
"...Nè pittura nè scultura, ma una forma luminosa nello spazio: libertà emotiva dell'osservatore"
Lo Spazialismo è un movimento fondato a Milano nel 1947, ad opera di L.Fontana che ne firma il manifesto, e altri artisti tra i quali: Giorgio Kaisserlian, Benjamino Joppolo, Milena Milani e AntoninoTuller. In seguito questo movimento ebbe poi sviluppi anche europei e internazionali; non fu omogeneo ma vario nelle sue espressioni, tanto da apparire più come un raggruppamento, all'interno del quale proprio Fontana sembra essere l'elemento più carismatico.
Lo Spazialismo sembra avere inoltre molti punti di contatto con l'Informale, per aver abolito la forma e la figura più tradizionale, ma la sua ricerca va in altre direzioni: interessa trovare mezzi e modelli più consoni all'epoca elettronica contemporanea (oggi sarebbe quella digitale) con il rinnovamento del suo linguaggio.
Nel 2009 'Anfiteatro Arte' un'importante Galleria di Padova, presentava la mostra collettiva dedicata allo Spazialismo a Venezia e nel 2011 ne inaugurava un'altra dedicata a Edmondo Bacci, delle cui opere la stessa Peggy Guggenheim diceva: "C'è una veggenza nel colore, il quale esplode in tutta la sua gioiosa ebrezza. Credo che sia oggi il colore più puro che si sia liberato nello spazio."
Propongo volentieri questo artista come esponente della scuola veneziana che aderì allo Spazialismo, e che oggi conoscono in pochi; nelle sue opere il protagonista assoluto è il colore nella sua ' metamorfosi visiva' e si mostra come sostanza stessa della pittura, oltre che espresso in tutta la sua spazialità e poetica.
Continua...  









lunedì 11 giugno 2012

Lucian Freud

                                                          L.Freud, Francis Bacon 1952

"Tutto è un ritratto"

"Il pittore deve dare libero corso a tutti i sentimenti e a tutte le sensazioni che gli capita di provare e non rifiutare nulla da cui sia naturalmente attratto"

"Tutto è autobiografico e tutto è un ritratto"

Freud ammirava Bacon per il modo in cui lavorava, rischiando di essere arrestato, derubato o picchiato e, a volte, di perdere i suoi dipinti.
"La sua opera mi impressionava, ma la sua personalità mi avvinceva"
                                                                                                               William Feaver cita L.Freud

giovedì 7 giugno 2012

Street Art a Bologna

                                                                        Daim               


                                                                       Etnik

Bologna ha finalmente deciso di valorizzare il Writing e la Street art con il progetto "Frontier-La linea dello stile" per il quale sono stati invitati diversi artisti di fama internazionale per 'adornare' diversi muri cittadini con le loro opere.
I primi lavori partiranno il 18 Giugno 2012 e andranno avanti per tutto Luglio, i cantieri saranno visitabili da chiunque secondo un percorso di trekking urbano e riguarderanno principalmente i quartieri di San Donato, Navile e San Vitale; non so voi ma io non vedo l'ora di vederli all'opera!!!

http://cultura.regione.emilia-romagna.it/notizie/2012/giugno/frontier-2013-la-linea-dello-stile

http://frontier.bo.it/index.html

Alcune distinzioni:
Graffiti writing - è stato un fenomeno inizialmente giovanile caratterizzato negli anni '70 da azioni che imponevano i propri pseudonimi all'interno dei contesti urbani newyorkesi; col passare degli anni ha creato un proprio codice linguistico, differenziando categorie stilistiche e dando vita a una fitta rete di connessioni internazionali.
Aerosol-art - una delle prime espressioni accostate al graffiti writing, basato sull'utilizzo di bombolette spray per effetti simili alle produzioni aerografiche.
Tag - è lo pseudonimo di ogni graffitista e viene scelto dal writer come alter-ego; evoluzione del tag è il throw-up, disegno stilizzato della propria firma.
Crew - è un gruppo, spesso di amici, legati dal writing; il nome della crew viene scelto in base agli interessi del gruppo, per esprimere la specifica della propria immagine.
Street art - arte di strada o arte urbana sono le definizioni più comuni per parlare di manifestazioni artistiche compiute in spazi pubblici, si differenzia dal graffiti writing perchè l'artista della street art non vuole imporre il suo nome, ma ha varie motivazioni: contestualizzare lo spazio con la propria opera per creare impatto e interagire col pubblico, come forma di sovversione e di critica sociale, o per esporre ed esprimere le proprie creazioni... nella street art sono impiegate varie tecniche tra le quali: lo spray, la sticker art, lo stencil e la wall painting (vernici a tempera e con l'uso di rulli montati su bastoni telescopici)...









sabato 2 giugno 2012

Adolfo Wildt (1868 - 1931)




Ho scelto queste tre immagini di Adolfo Wildt perchè mi sembra che emerga meglio di altre il suo carattere di uomo e di artista.
Sono appena stata alla mostra che Forlì gli ha dedicato "Wildt, l'anima e le forme da Michelangelo a Klimt" e proprio qui vi ho letto che aveva una mimica del volto incredibile e variava spesso il tono di voce fino al bisbiglio... oltre al fatto che dal 1906 al 1909 attraversa una grave crisi creativa ed esistenziale che si concluse con l'esecuzione dell'autoritratto che ho messo all'inizio, detto anche 'La maschera del dolore'; sembra che da questi anni cominciò la fase più violentemente espressionista della sua poetica, ecco le sue parole:
"Poi nel 1906 esposi il gruppo dei Beventi. E qui comincia la notte mentale che mi tenne nella sua tragica ombra per tanto tempo. Soffrivo fino a rasentare la follia. Non volevo uscire dallo studio. Lavoravo come un folle; e non ero mai contento del mio lavoro.
Seguirono settimane e mesi terribili. Intorno a me si era fatto il vuoto.
Nel mio studio, dovunque io mettessi le mani, nasceva la rovina. M'ero smarrito; non riuscivo a trovarmi. Passavo intere settimane chiuso nel mio studio, dormendo per terra, crocefisso al mio tormento".
Emerge da queste parole il carattere di un uomo tormentato e un artista incontentabile, alla ricerca di sfide sempre più ardite; su di lui è stato calato un velo di silenzio nel dopoguerra, per essere stato considerato troppo vicino al fascismo e per non esprimere una certa visione della scultura che era ritenuta più moderna... ma davanti alle sue sculture ho sentito l'anima stessa  della mia attualità, e di tutta quella che l'ha preceduta, sono diversi anni che conosco la sua opera ed è sempre stata capace di scuotermi e stimolarmi a superare i miei confini.
Ecco un bel video che parla di questa mostra e della sua arte
http://www.youtube.com/watch?v=roB4mCeMpts&feature=related