L.Fontana, Concetto spaziale 1955
Di Fontana conosciamo bene i suoi 'tagli' sulla tela ma non credo che abbiamo capito l'importanza delle sue idee che trasmetteva con le sue opere, delle quali diceva
"...Nè pittura nè scultura, ma una forma luminosa nello spazio: libertà emotiva dell'osservatore"
Lo Spazialismo è un movimento fondato a Milano nel 1947, ad opera di L.Fontana che ne firma il manifesto, e altri artisti tra i quali: Giorgio Kaisserlian, Benjamino Joppolo, Milena Milani e AntoninoTuller. In seguito questo movimento ebbe poi sviluppi anche europei e internazionali; non fu omogeneo ma vario nelle sue espressioni, tanto da apparire più come un raggruppamento, all'interno del quale proprio Fontana sembra essere l'elemento più carismatico.
Lo Spazialismo sembra avere inoltre molti punti di contatto con l'Informale, per aver abolito la forma e la figura più tradizionale, ma la sua ricerca va in altre direzioni: interessa trovare mezzi e modelli più consoni all'epoca elettronica contemporanea (oggi sarebbe quella digitale) con il rinnovamento del suo linguaggio.
Nel 2009 'Anfiteatro Arte' un'importante Galleria di Padova, presentava la mostra collettiva dedicata allo Spazialismo a Venezia e nel 2011 ne inaugurava un'altra dedicata a Edmondo Bacci, delle cui opere la stessa Peggy Guggenheim diceva: "C'è una veggenza nel colore, il quale esplode in tutta la sua gioiosa ebrezza. Credo che sia oggi il colore più puro che si sia liberato nello spazio."
Propongo volentieri questo artista come esponente della scuola veneziana che aderì allo Spazialismo, e che oggi conoscono in pochi; nelle sue opere il protagonista assoluto è il colore nella sua ' metamorfosi visiva' e si mostra come sostanza stessa della pittura, oltre che espresso in tutta la sua spazialità e poetica.
Continua...
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