lunedì 6 febbraio 2012
Aliano di Matera
"Le stagioni scorrono sulla fatica contadina, oggi come tremila anni prima di Cristo: nessun messaggio umano o divino si è rivolto a questa povertà refrattaria.
Parliamo un diverso linguaggio: la nostra lingua è qui incomprensibile.
I grandi viaggiatori non sono andati di là dai confini del proprio mondo; e hanno percorso i sentieri della propria anima e quelli del bene e del male, della moralità e della redenzione.
Cristo è sceso nell'inferno sotterraneo del moralismo ebraico per romperne le porte del tempo e sigillarle nell'eternità.
Ma in questa terra oscura, senza peccato e senza redenzione, dove il male non è morale, ma è un dolore terrestre, che sta per sempre nelle cose, Cristo non è disceso.
Cristo si è fermato a Eboli."
Carlo Levi
E' la prima volta che parlo di questo paese, Aliano dove sono nata e che sto riscoprendo, insieme a quella eredità genetica e spirituale che mi porto dentro; ho vaghi ricordi di quando da bambina andavo a trovare i nonni: ricordo la scena di me sulla schiena di un asino che apparteneva a mio nonno, l'unico animale in grado di aiutarlo nei campi a trasportare fascine di legna e quant'altro lungo i calanchi... e dopo molto tempo mi ritrovo a leggere questo romanzo che parla probabilmente anche dei miei nonni... forse mi è nata dentro l'esigenza di ricordare com'è scura quella terra e come erano intensi quegli odori e quei sapori che non ho più sentito, forse è grazie a un'amica che mi ha parlato di 'terra' e di 'origini' che voglio compiere questo viaggio, per trovare veramente me stessa.
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Rosa, il tuo paese è bello come la terra da cui ha preso forma. baci Ale
RispondiEliminaTi ringrazio Ale per quello che mi hai detto, ho sempre pensato che quelle rocce fossero un bello spettacolo, e anch'io mi sono accorta che quando disegno tendo a esprimere quella 'zollosità'
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